In seguito ad un parto complicato è rimasto affetto da paralisi cerebrale infantile e le sue speranze di avere una vita „normale“ erano pari a zero. Essendo stato abbandonato dalla madre, la nonna ha preso la decisione di badare a lui piuttosto che rinchiuderlo in un' istituzione. Sin dall'inizio la nonna non si è fatta abbattere dai pareri e dalle prognosi negative dei vari medici, ma ha deciso di prendere il controllo della situazione. Abbandonando il proprio lavoro, ha imparato ad applicare ed utilizzare la tecnica „vojta“ con la quale ha fatto raggiungere a Draško un altro livello di autonomia ed ha ridotto al minimo i possibili rischi ai quali lui poteva andare incontro. Gli ha permesso di esprimersi e ha saputo ascoltarlo con un metodo tutto suo.
Abbiamo potuto ammirare la loro tenacia in due occasioni: la prima durante un incontro avvenuto a scuola durante il quale abbiamo scoperto quasi tutto su di loro e abbiamo potuto intravedere il loro metodo di lavoro. La seconda volta invece li abbiamo incontrati all'Ospedale di ortopedia e riabilitazione „Dr. Martin Horvat“, dove esercitiamo la pratica, osservando e partecipando ad una sua terapia, accompagnandoli poi in piscina.“
Agli incontri con il simpaticissimo Draško hanno partecipato pure gli alunni degli indirizzi tecnico fisioterapista (I-IV) e le Estetiste mediche.
L'incontro è stato organizzato dalla prof.ssa Barbara Kercan.